Insight
Olivetti: un’eredità preziosa come patrimonio per le imprese di oggi
Il 29 ottobre, nel giorno dell’anniversario della fondazione della Ing. C. Olivetti & C., abbiamo deciso di omaggiare questa ricorrenza organizzando un incontro dal titolo “Il valore dell’invisibile: attualizzare la Human-Strategy di Olivetti per competere oggi”, con l’obiettivo ambizioso di rispondere ad una domanda tanto semplice quanto cruciale: cosa può ancora insegnare il modello Olivettiano alle imprese di oggi? La risposta, emersa con forza durante il pomeriggio di confronto, è la consapevolezza che Olivetti non appartiene solo alla storia dell’industria italiana, ma rappresenta un modello culturale ancora capace di orientare le decisioni strategiche delle aziende contemporanee.
Un’impresa capace di anticipare il futuro
La visione di Camillo e Adriano Olivetti ha sempre concepito l’impresa come parte integrante della comunità, capace di generare valore economico e sociale allo stesso tempo. Una visione in cui tecnologia, cultura, persone e responsabilità non erano elementi separati, ma parti di un’unica architettura.
Oggi, in un contesto in cui attrarre talenti, costruire identità solide e sviluppare innovazione sostenibile sono sfide quotidiane, questo approccio appare sorprendentemente attuale. È ciò che abbiamo definito human-strategy: una strategia che parte dalle persone per arrivare alla competitività.
In un tempo in cui molte aziende inseguono risultati esclusivamente economici, l’esempio di Olivetti ci invita a tornare alle radici del “perché” dell’impresa. Ovvero a riscoprire lo scopo profondo che guida le scelte e consente di ispirare e attrarre i talenti migliori.
I contributi dell’incontro
L’evento ha raccolto prospettive differenti ma complementari. Sonia Gastaldi, sociologa e divulgatrice del modello Olivettiano, ha aperto l’incontro con un viaggio nella storia e nel pensiero di Adriano, evidenziando come la cultura, intesa come bene collettivo, rappresentasse per Olivetti il motore dell’innovazione. Alberto Argiolas, marketing manager di Olivetti Soluzioni Retail – Gruppo Buffetti, ci ha portato la testimonianza di chi oggi custodisce un’eredità unica nel panorama industriale italiano, ricordando che la forza di un brand non risiede solo nei suoi prodotti, ma nel sistema di valori che li ispira. In seguito, Elena Terribile, responsabile Recruiting e Selection di Bicego HR, ci ha portato ad esplorare il legame tra modello Olivettiano e gestione moderna delle risorse umane: in un mercato in cui i talenti scelgono le aziende tanto quanto le aziende scelgono i talenti, la cultura d’impresa torna a essere un fattore decisivo. Infine, il nostro CEO Alberto Mason, ha esposto una lettura attuale del modello, mostrando come identità, visione e coerenza valoriale possano diventare leve competitive concrete, capaci di generare differenziazione e attrattività reale.
Cosa ci insegna Olivetti oggi
Dall’evento è emersa una consapevolezza chiara: l’innovazione non nasce esclusivamente dalle tecnologie, ma dalle idee che le guidano. Olivetti ci ricorda che un’impresa è prima di tutto una comunità, in cui la cultura interna non è un semplice ornamento ma un vero asset strategico. Allo stesso tempo, il benessere delle persone diventa una condizione imprescindibile per la competitività, mentre la visione dell’azienda non resta un concetto astratto, ma si traduce concretamente in un orientamento alle decisioni quotidiane.
Verso una nuova cultura d’impresa
È stato un momento di confronto autentico e di grande valore, che ci ha ricordato come l’innovazione non si misuri solo in tecnologie o risultati economici, ma nella capacità di dare senso al lavoro, costruire e coltivare visione.
Grazie a chi ha partecipato con attenzione e curiosità. Perché continuare a interrogarsi sul significato profondo di fare impresa è il primo passo per anticipare il futuro. E noi di Almacode siamo convinti che riflettere su temi alti come questo non sia un esercizio retorico ma rappresenti il fondamento per costruire imprese migliori.